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Erasmus+

EU programme for education, training, youth and sport

This guide is a detailed technical description of the Erasmus+ programme. It is mainly intended for organisations applying for funding.

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Centri di Eccellenza Professionale

L'attuazione di approcci basati sull'eccellenza professionale occupa un posto di primo piano nell'agenda politica generale dell'UE per le competenze e per l'istruzione e formazione professionale (IFP). L'agenda per le competenze per l'Europa, lo spazio europeo dell'istruzione, la raccomandazione del [fn]Consiglio del 2020 sull'IFP[ft/]https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32020H1202%2801%29.[/fn] e la dichiarazione di [fn]Osnabrück[ft/]https://www.cedefop.europa.eu/files/osnabrueck_declaration_eu2020.pdf.[/fn] contengono riferimenti molto chiari all'eccellenza professionale quale forza trainante delle riforme nel settore dell'IFP.

L'iniziativa relativa ai centri di eccellenza professionale (CoVE) punta a rispondere a questa priorità strategica favorendo riforme nel settore dell'IFP e garantendo abilità e competenze di alta qualità che portano a opportunità di occupazione e di carriera qualitativamente elevate che soddisfano le esigenze di un'economia innovativa, inclusiva e [fn]sostenibile[ft/]Cfr. l'opuscolo "Istruzione e formazione professionale: competenze per il presente e per il futuro".[/fn]. L'iniziativa CoVE favorisce inoltre l'attuazione del Green Deal europeo, della nuova strategia digitale, della comunicazione sul tema "Attirare competenze e talenti", della nuova strategia industriale e della nuova strategia per le PMI, poiché le competenze sono fondamentali per il loro successo.

I CoVE operano in un determinato contesto locale creando ecosistemi delle competenze per l'innovazione, lo sviluppo regionale e l'inclusione sociale e cooperano nel contempo con i CoVE di altri paesi attraverso reti di collaborazione internazionali.Stabiliscono un approccio dal basso all'eccellenza professionale consistente nel coinvolgimento di un'ampia gamma di portatori di interessi a livello locale per far sì che gli istituti di IFP siano in grado di adattare rapidamente l'offerta di competenze all'evoluzione delle esigenze economiche e sociali.

Forniscono opportunità di formazione iniziale dei giovani oltre che di miglioramento continuo delle competenze e di riqualificazione professionale degli adulti, attraverso un'offerta flessibile e tempestiva di formazione coerente con le esigenze di un mercato del lavoro dinamico, nel contesto delle transizioni verde e digitale. Fungono da catalizzatori per lo sviluppo e l'innovazione del contesto imprenditoriale locale, lavorando a stretto contatto con le imprese (in particolare le PMI) su progetti di ricerca applicata, creando poli di conoscenza e innovazione e sostenendo le iniziative imprenditoriali dei loro discenti.

Le reti mirano alla "convergenza verso l'alto" dell'eccellenza dell'IFP. Saranno aperte sia a paesi con sistemi di eccellenza professionale ben sviluppati sia a paesi che stanno sviluppando approcci analoghi, al fine di esplorare tutte le potenzialità degli istituti di IFP nello svolgere un ruolo proattivo a sostegno della crescita e dell'innovazione.

L'iniziativa introduce una "dimensione Europea" dell'eccellenza professionale sostenendo l'attuazione della politica e delle azioni dell'UE in materia di IFP concordate con gli Stati membri, le parti sociali e gli erogatori di IFP.

Il concetto di eccellenza professionale proposto dall'iniziativa è caratterizzato da un metodo olistico incentrato sul discente, in cui l'IFP:

  • è parte integrante degli [fn]ecosistemi delle competenze[ft/]Gli ecosistemi delle competenze sono definiti come formazioni sociali a livello regionale o settoriale in cui le capacità umane sono sviluppate e impiegate a fini produttivi (Finegold 1999). I loro elementi basilari sono il contesto imprenditoriale e i modelli aziendali associati, i quadri istituzionali/strategici, le modalità di assunzione della manodopera, la struttura dei posti di lavoro e il livello delle competenze e dei sistemi per la loro creazione (Buchanan et al. 2001). Cfr. "A guide to the skill ecosystem approach to workforce development".[/fn] e contribuisce alle strategie relative allo sviluppo [fn]regionale[ft/]Politica di sviluppo regionale: quella di "sviluppo regionale" è una nozione ampia, ma può assumere la connotazione di sforzo generale volto a ridurre le disparità regionali sostenendo le attività economiche (di occupazione e di generazione di ricchezza) nelle regioni.[/fn], [fn]all'innovazione[ft/]Un'innovazione è la realizzazione di un prodotto (bene o servizio) o di un processo nuovo o sensibilmente migliorato, di un nuovo metodo di commercializzazione o di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali, nell'organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne.[/fn], alla specializzazione [fn]intelligente[ft/]La specializzazione intelligente è un approccio basato sul territorio caratterizzato dall'individuazione di aree strategiche di intervento fondata sia sull'analisi dei punti di forza e delle potenzialità dell'economia sia su un processo di scoperta imprenditoriale che coinvolge in misura ampia i portatori di interessi. È orientata verso l'esterno e adotta una visione globale dell'innovazione.[/fn] e ai [fn]cluster [ft/]I cluster industriali sono gruppi di imprese specializzate, spesso PMI, e altri attori ausiliari collegati di un luogo, tra cui esiste una stretta cooperazione. In Europa si contano circa 3 000 cluster specializzati. La nuova politica industriale dell'UE riconosce nei cluster un potente strumento a sostegno dell'innovazione industriale. Cfr. la piattaforma europea per la collaborazione tra i cluster (ECCP).[/fn]così come a catene del valore ed ecosistemi industriali specifici;
  • è parte del [fn]triangolo della conoscenza[ft/]Cfr. l'istruzione nel triangolo della conoscenza.[/fn], poiché interagisce strettamente con altri settori dell'istruzione e della formazione, con la comunità scientifica e con le imprese;
  • consente ai discenti di acquisire sia competenze professionali (specifiche di determinate professioni) sia competenze chiave [fn]attraverso un[ft/]Come definite nella raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente.[/fn]' basata sulla garanzia della qualità;
  • costruisce [fn]forme innovative di partnership[ft/]Cfr. i lavori dell'ETF sui partenariati pubblico-privato per lo sviluppo inclusivo delle competenze.[/fn] con il mondo del lavoro ed è sostenuta dallo sviluppo professionale continuo dei docenti e dei formatori, da pedagogie innovative, dalla mobilità dei discenti e del personale, e da strategie di internazionalizzazione dell'IFP.

Obiettivi dell'azione

Questa azione sostiene la creazione e lo sviluppo graduali di reti collaborative internazionali di centri di eccellenza professionale.

I centri di eccellenza professionale opereranno a due livelli:

  1. a livello nazionale coinvolgendo un'ampia gamma di portatori di interessi sul territorio che creano ecosistemi delle competenze per l'innovazione locale, lo sviluppo regionale e l'inclusione sociale e collaborando nel contempo con i CoVE di altri paesi attraverso reti di collaborazione internazionali;
  2. a livello internazionale riunendo i CoVE che condividono un interesse comune:

Le reti riuniranno i CoVE esistenti o svilupperanno il modello di eccellenza professionale collegando tra loro partner di vari paesi che intendono sviluppare l'eccellenza professionale nel proprio territorio mediante la cooperazione internazionale. Esse potranno contribuire, ad esempio, alla fase di realizzazione dell'iniziativa del nuovo Bauhaus europeo collaborando con le comunità coinvolte nelle trasformazioni locali promosse da tale iniziativa.

I CoVE possono essere scuole professionali/erogatori di formazione professionale esistenti che si adoperano per raggiungere l'eccellenza impegnandosi nelle attività proposte da tale iniziativa europea. Possono anche essere centri di nuova creazione che si pongono l'obiettivo di proporre offerte e servizi di formazione eccellenti che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro.

I CoVE raggiungono i loro obiettivi riunendo una serie di partner locali/regionali e collaborando con loro. Tra tali partner si annoverano erogatori di IFP iniziale e continua, istituti di istruzione superiore, comprese università di scienze applicate e politecnici, istituti di ricerca, parchi scientifici, agenzie per l'innovazione, imprese, altri datori di lavoro, camere di commercio e loro associazioni, parti sociali, imprese sociali, consigli delle competenze settoriali, associazioni professionali/settoriali, autorità nazionali e regionali e agenzie di sviluppo, servizi per l'impiego, autorità competenti per le qualifiche, organizzazioni per l'inclusione sociale e il reinserimento ecc.

Nell'ambito dell'invito il sostegno sarà quindi fornito a progetti che riuniscono partner locali o regionali di vari paesi e che sviluppano una serie di attività nell'ambito di tre gruppi tematici: 1) insegnamento e apprendimento, 2) cooperazione e partenariati e 3) governance e finanziamenti.

I CoVE sono tenuti ad utilizzare mezzi e [fn]strumenti[ft/]Quali EQF, EQAVET, la raccomandazione del Consiglio relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità, la raccomandazione del Consiglio sulle competenze chiave ecc.[/fn] a livello dell'UE ogniqualvolta ciò sia pertinente.

Devono includere un piano d'azione a lungo termine per la progressiva applicazione dei risultati dopo la loro conclusione. Questo piano fa affidamento su solidi partenariati tra erogatori di istruzione e formazione e operatori chiave del mercato del lavoro al livello adeguato e dovrebbe prevedere l'individuazione di strutture di governance appropriate oltre che piani per la scalabilità e la sostenibilità finanziaria.

Dovrebbe inoltre garantire un'adeguata visibilità e un'ampia diffusione del lavoro delle reti CoVE, anche a livello politico nazionale e dell'UE, e spiegare in maniera dettagliata in che modo i risultati verranno applicati a livello europeo, nazionale e/o regionale in collaborazione con i partner pertinenti. Il piano d'azione deve inoltre indicare in che modo le altre opportunità di finanziamento dell'UE e i finanziamenti nazionali e regionali, nonché i finanziamenti privati, possono sostenere la realizzazione del progetto.

È possibile consultare l'elenco dei CoVE già finanziati sul portale "Funding and Tender Opportunities" (FTOP). Le schede informative sui progetti finanziati sono disponibili anche sul sito web della DG Occupazione, affari sociali e [fn]inclusione[ft/] 

https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=25692&langId=en https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=25693&langId=en 

https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=26252&langId=en 

https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=26951&langId=en[/fn].

Criteri di ammissibilità

Per poter beneficiare di una sovvenzione Erasmus+, le proposte di progetti relativi ai centri di eccellenza professionale devono soddisfare i criteri indicati di seguito.

Organizzazioni partecipanti ammissibili (Chi può fare domanda?)

Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed entità affiliate, se del caso) devono:

  • essere entità giuridiche (enti pubblici o privati);
  • essere stabiliti in uno dei paesi ammissibili, ossia in uno Stato membro dell'UE o in un paese terzo associato al programma;
  • essere attivi nel campo dell'istruzione e formazione professionale o nel mondo del lavoro.
  • Anche le organizzazioni attive nel campo dell'istruzione e formazione professionale o nel mondo del lavoro di paesi terzi non associati al programma possono partecipare — in qualità di beneficiari, entità affiliate o partner associati — ma non nel ruolo di coordinatore.

Eccezione: le organizzazioni della Bielorussia (regione 2) e della Federazione russa (regione 4) non possono partecipare a questa azione.

Le organizzazioni partecipanti possono essere, ad esempio (elenco non esaustivo):

  • erogatori di IFP,
  • organizzazioni rappresentative degli erogatori di IFP,
  • organizzazioni rappresentative di società, di industria, di altri datori di lavoro o di settore,
  • autorità nazionali/regionali competenti per le qualifiche,
  • istituti di ricerca,
  • agenzie per l'innovazione,
  • autorità competenti per lo sviluppo regionale,
  • organizzazioni internazionali attive nel campo dell'IFP.

Composizione del consorzio (Numero e profilo delle organizzazioni partecipanti)

Il partenariato deve includere almeno otto richiedenti (beneficiari) provenienti da almeno quattro Stati membri dell'UE o paesi terzi associati al programma.

Ciascuno Stato membro dell'UE o paese terzo associato al programma deve includere:

  1. almeno un'organizzazione rappresentativa di società, di industria, di altri datori di lavori o di settore, e
  2. almeno un erogatore di IFP (a livello secondario e/o terziario).

Le entità affiliate e i partner associati non sono conteggiati in questa configurazione minima del consorzio. Non possono essere l'organizzazione coordinatrice.

L'organizzazione coordinatrice deve aver sede in uno Stato membro dell'UE o in un paese terzo associato al programma.

Anche le organizzazioni di paesi terzi non associati al Programma possono partecipare come beneficiarie o entità affiliate, purché sia dimostrato che la loro partecipazione apporti un valore aggiunto essenziale al progetto. Possono partecipare anche come partner associati.

Attività ammissibili

Il richiedente deve occuparsi di tre gruppi tematici di attività (fornendo dettagli sulle azioni concrete e sui risultati). Per ciascun gruppo tematico occorre selezionare un numero minimo di attività dall'elenco seguente:

  • almeno quattro attività nell'ambito del gruppo tematico 1 – Insegnamento e apprendimento,
  • almeno tre attività nell'ambito del gruppo tematico 2 — Cooperazione e partenariati, e
  • almeno due attività nell'ambito del gruppo tematico 3 — Governance e finanziamenti.

I gruppi tematici sono descritti di seguito nella sezione "Messa a punto di un progetto".

Le attività di istruzione e formazione professionale, a qualsiasi livello EQF da 3 a 8, compreso il livello secondario superiore, il livello post-secondario non terziario e il livello terziario (ad es. università di scienze applicate, politecnici ecc.) sono ammissibili. Le domande tuttavia non possono includere solo attività che si rivolgono ai discenti dell'istruzione terziaria; se riguardano solo l'IFP a livello post-secondario (livelli EQF da 6 a 8), le domande devono includere almeno un altro livello di qualifica IFP tra i livelli EQF da 3 a 5, così come una forte componente di apprendimento basato sul lavoro.

Ubicazione geografica (Sede delle attività)

Le attività devono svolgersi in qualsiasi paese ammissibile (cfr. parte A della presente guida).

Durata del progetto

I progetti dovrebbero durare di norma 48 mesi (sono possibili proroghe, se debitamente giustificate e mediante modifica della convezione di sovvenzione).

Dove fare domanda?

Presso l'Agenzia esecutiva europea per l'istruzione e la cultura (EACEA) tramite il portale "Funding and Tender Opportunities" (FTOP).

Codice identificativo dell'invito: ERASMUS-EDU-2024-PEX-COVE.

Prima di presentare domanda consultare le domande frequenti pertinenti sul FTOP.

Quando fare domanda?

I richiedenti devono presentare la domanda di sovvenzione entro il 7 maggio alle 17:00:00 (ora di Bruxelles).

Le organizzazioni richiedenti saranno valutate rispetto ai pertinenti criteri di esclusione e selezione. Per ulteriori informazioni, consultare la parte C della presente guida.

Messa a punto di un progetto

I CoVE si contraddistinguono per l'adozione di un approccio sistemico che consente agli istituti di IFP di contribuire attivamente alla co-creazione di "ecosistemi delle competenze" in collaborazione con un'ampia gamma di altri partner locali o regionali. Il loro scopo dovrebbe andare ben oltre la semplice erogazione di qualifiche professionali di qualità.

Di seguito è riportato un elenco di attività standard erogate dai CoVE. I progetti raggiungeranno i loro obiettivi basandosi su una combinazione di tali attività [fn](l'elenco presenta esempi indicativi di azioni possibili nell'ambito di ciascuna attività)[ft/]Possono essere integrate anche da altre attività concordate tra i partner.[/fn].

Descrizione dei gruppi tematici:

Gruppo tematico 1 – Insegnamento e apprendimento

Attività 1. Fornire alle persone competenze pertinenti al mercato del lavoro
Attività 2. Perseguire un approccio inclusivo e di apprendimento permanente nell'IFP
  • Garantendo opportunità di apprendimento a persone di tutte le età e provenienti da tutti i contesti [fn]socioeconomici[ft/]Guida dell'OIL su come rendere l'IFTP e lo sviluppo delle competenze inclusivi per tutti.[/fn]
  • Combinando l'offerta di qualifiche iniziali nel campo dell'IFP con quella di formazione continua per il miglioramento del livello delle competenze e per la riqualificazione basata sulle analisi del fabbisogno di [fn]competenze[ft/]Anche sulla base degli strumenti di analisi del fabbisogno di competenze esistenti, come quelli forniti dallo strumento OVATE del Cedefop, e di altre iniziative in materia di competenze finalizzate all'erogazione di una formazione adeguata al mercato del lavoro (ad esempio il patto per le competenze e i piani settoriali).[/fn]
  • Offrire programmi di IFP di livello superiore, progettando percorsi flessibili e meccanismi di cooperazione tra istituti di IFP e istituti di istruzione [fn]superiore[ft/]Cfr. il modello di processo per la cooperazione tra istituti di IFP e IIS e lo studio (di prossima pubblicazione) dell'OCSE dal titolo "Pathways to Professions: Understanding higher vocational and professional tertiary education systems".[/fn]
Attività 3. Sviluppare i programmi di studio e le qualifiche dell'IFP, prevedendo flessibilità e consentendo l'individualizzazione dell'offerta
  • Sviluppando [fn]piani[ft/]Cfr. Michele Schweisfurtha, "Learner-Centred Education in International Perspective".[/fn]​​​​​​​ o percorsi di apprendimento individuali per ciascun [fn]discente[ft/]Cfr. l'esempio della Finlandia.[/fn], compresi gli adulti
  • Integrare la mobilità internazionale dei [fn]discenti[ft/]Compresa l'"internazionalizzazione nel paese d'origine", definita come l'integrazione mirata delle dimensioni internazionale e interculturale nei programmi di studio formali e informali per tutti gli studenti in un ambiente di apprendimento nazionale. Cfr. Beelen & Jones, 2015.[/fn] nei programmi di studio, garantendo la convalida e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento conseguiti all'estero
  • Creare qualifiche che integrino sia componenti di apprendimento scolastico sia componenti di apprendimento basato sul [fn]lavoro[ft/]Cfr. il manuale dell'ETF per i decisori politici e le parti sociali sull'apprendimento basato sul lavoro.[/fn]
  • Sviluppare profili chiave [fn]professionali europei[ft/]I profili chiave professionali europei descrivono i principali risultati dell'apprendimento corrispondenti a profili professionali comuni e attinenti ai programmi nazionali di IFP nei vari paesi dell'UE in ambiti professionali specifici.[/fn]​​​​​​​ che contribuiscano alla mobilità di discenti e lavoratori, garantendo nel contempo il suo riconoscimento, nonché la trasparenza, la comprensione e la portabilità dei risultati [fn]dell'apprendimento[ft/]Cfr. lo studio del Cedefop sul tema "Confrontare le qualifiche dell'istruzione e formazione professionale".[/fn]
  • Sviluppare e/o utilizzare le [fn]microcredenziali[ft/]https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32022H0627%2802%29&qid=1656349729862.[/fn] per riconoscere i risultati delle opportunità di apprendimento brevi, adattate a una società e a un mercato del lavoro in rapida evoluzione
  • Utilizzare le credenziali digitali europee per l'apprendimento, che consentono di autenticare, convalidare e riconoscere facilmente le credenziali di qualsiasi dimensione o forma.
Attività 4. Sviluppare materiali e metodologie innovativi di insegnamento e apprendimento incentrati sul discente
Attività 5. Investire nello sviluppo professionale iniziale e [fn]continuo di insegnanti e formatori[ft/]Cfr. lo studio del Cedefop sullo sviluppo professionale degli insegnanti e dei formatori.[/fn]
  • Per le competenze pedagogiche, tecniche, verdi e digitali, comprese quelle necessarie per l'apprendimento online e a distanza
  • Integrare la mobilità degli insegnanti e dei formatori nelle strategie di apprendimento, sviluppo e [fn]internazionalizzazione[ft/]Cfr. le conclusioni del Consiglio sul rafforzamento della mobilità, in particolare della mobilità europea, di docenti e formatori nel corso della loro istruzione e formazione iniziale e continua.[/fn]
  • Favorire la realizzazione di una cultura della qualità basata su sistemi di gestione [fn]definiti[ft/]Cfr. anche l'iniziativa dell'UE sulle accademie degli insegnanti.[/fn]
Attività 6. Istituire solidi meccanismi di garanzia della qualità
Attività 7. Introdurre efficaci circuiti di feedback e sistemi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati
Attività 8. Fornire servizi di orientamento
  • Garantire un orientamento di [fn]qualità[ft/]Cfr. la rete Euroguidance, la risoluzione del Consiglio sul miglioramento del ruolo dell'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente, la pubblicazione sul tema "Investire nell'orientamento professionale" e l'attività del Cedefop sull'orientamento permanente.[/fn] sia per i giovani che per gli adulti al fine di sostenere le loro scelte di carriera, istruzione e formazione, nonché la loro partecipazione all'apprendimento permanente
  • Fornire un sostegno su misura alle persone vulnerabili
  • Consentire agli adulti di esercitare i loro diritti alla formazione
Attività 9. Garantire la convalida dell'apprendimento precedente
  • Garantire la convalida delle competenze, a prescindere dal modo in cui sono state acquisite, anche al di fuori dei percorsi formali di istruzione e formazione: sul lavoro, a casa o nell'ambito di attività di [fn]volontariato[ft/]Cfr. l'attività del Cedefop sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale, nonché la raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale.[/fn], come base per un'offerta di formazione personalizzata

Gruppo tematico 2 – Cooperazione e partenariati

Attività 10. Istituire partenariati tra imprese e mondo dell'istruzione
  • Coltivare relazioni reciprocamente vantaggiose con il settore delle imprese attraverso la creazione di partenariati a lungo termine tra imprese e mondo dell'istruzione, anche ai fini dell'innovazione e dell'anticipazione del fabbisogno di competenze
  • Collaborare per riesaminare e aggiornare costantemente i programmi di studio, al fine di garantirne la pertinenza rispetto alle esigenze dei discenti e del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda l'apprendimento basato sul lavoro e gli apprendistati
  • Sostenere le imprese, altri datori di lavoro e in particolare le PMI, con una formazione su misura per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione professionale
  • Cooperare con i servizi pubblici per l'impiego e la società civile per migliorare il livello delle competenze e della riqualificazione professionale delle persone disoccupate e inattive
  • Sostenere la cooperazione settoriale e regionale, anche aderendo al [fn]patto per le competenze[ft/]Cfr. il patto per le competenze.[/fn], e creare sinergie con il piano settoriale, se pertinente e disponibile.
  • Fornire alle PMI assistenza tecnica, valutazione del fabbisogno di competenze, strumenti e metodologie
  • Organizzare opportunità di apprendimento basato sul lavoro, apprendistati e tirocini per i discenti, condivisione di attrezzature e scambi di insegnanti e formatori tra imprese e [fn]centri IFP[ft/]Possono prevedere la costituzione e la gestione di alleanze per la formazione (cfr. il modello austriaco) e centri di formazione interaziendali (cfr. il modello tedesco). Cfr. anche l'esempio olandese relativo ai partenariati tra imprese e mondo dell'istruzione nel settore delle TIC.[/fn]
Attività 11. Ricerca applicata e innovazione
Attività 12. Internazionalizzazione dell'IFP e mobilità all'estero
  • Rafforzare la pianificazione strategica delle attività internazionali, che è strettamente legata allo sviluppo dell'istituto di IFP, e la qualità delle pratiche di insegnamento e [fn]apprendimento[ft/]Cfr. GO-International – Una guida pratica sull'internazionalizzazione strategica nell'IFP.[/fn]
  • Creare strutture e misure di sostegno per promuovere e garantire la qualità delle esperienze di mobilità IFP (compresa la mobilità virtuale) tra i partner della rete CoVE, conformemente alle norme di qualità [fn]Erasmus[ft/]Cfr. le norme di qualità Erasmus – progetti di mobilità – IFP, adulti, scuole e modelli di accordi di mobilità e di apprendimento.[/fn]
  • Avviare iniziative volte a mobilitare discenti, insegnanti e formatori (compresi i formatori interni alle imprese), nonché esperti, al fine di sfruttare le opportunità offerte dal programma Erasmus+ (KA1) per partecipare alla mobilità all'estero
Attività 13. Promuovere le competenze e le iniziative imprenditoriali
Attività 14. Incrementare l'attrattiva dell'IFP
  • Avviando e partecipando attivamente ad attività e campagne di [fn]comunicazione[ft/]Cfr. l'esempio dell'iniziativa tedesca Sommer der Berufsausbildung.[/fn] volte a incrementare l'attrattiva dell'IFP
  • Informare in merito alle opportunità di lavoro attraverso l'IFP e attrarre giovani e adulti (compresi i discenti delle scuole primarie e secondarie) verso percorsi di apprendimento nel campo dell'IFP
  • Creare [fn]campus IFP internazionali o campi estivi[ft/]Si veda l'esempio di un campo estivo, di un campo tecnologico e di un campo estivo per bambini con disabilità.[/fn] rivolti ai discenti, agli insegnanti e ai formatori, ai dirigenti degli istituti di IFP, ai sindacati e a coloro che sono alla ricerca di possibilità future di formazione professionale. Essi potrebbero concentrarsi su determinati ambiti, prodotti o servizi professionali nonché su sfide complesse di portata sociale ed economica
Attività 15. Campionati delle capacità professionali
  • Promuovere la partecipazione dei discenti a campionati delle capacità professionali svolti a livello settoriale, nazionale e internazionale, con l'obiettivo di incrementare l'attrattiva e l'eccellenza dell'IFP (ad esempio campionati World Skills e/o EuroSkills). Si noti che i premi non rappresentano un costo ammissibile nel bilancio

Gruppo tematico 3 – Governance e finanziamenti

Attività 16. Autonomia e governance efficace dell'IFP
  • Sviluppare la capacità degli erogatori di IFP di prendere decisioni, in modo indipendente e con responsabilità, su questioni didattiche, organizzative, finanziarie, relative al personale e di altro tipo, nell'esercizio delle attività svolte nell'ambito definito dalle norme e dalle disposizioni [fn]nazionali[ft/]Prendendo in considerazione l'autonomia di gestione pedagogica, finanziaria e operativa abbinata a meccanismi di responsabilità efficaci. Cfr. anche Georg Spöttl, "Autonomy of (Vocational) Schools as an Answer to Structural Changes".[/fn]
  • Coinvolgere i portatori di interessi, in particolare le imprese, le camere di commercio, le associazioni professionali e settoriali, i sindacati, le autorità nazionali e regionali e le parti sociali, compresi i rappresentanti dei discenti, nella governance dei sistemi di IFP
Attività 17. Approccio strategico allo sviluppo e alla governance delle competenze
  • Impegnarsi attivamente nei sistemi nazionali e regionali di governance delle competenze 
  • Contribuire con una prospettiva relativa alle competenze all'elaborazione delle politiche occupazionali e sociali a livello locale, regionale, nazionale ed europeo
Attività 18. Co-creare ecosistemi di competenze
  • Mobilitare i partner economici e le parti sociali pertinenti nonché altri istituti di istruzione e formazione al fine di creare o partecipare a ecosistemi locali delle competenze volti a sostenere l'innovazione, le strategie di specializzazione intelligente, i cluster, i settori e le catene del valore (ecosistemi industriali)
  • Consentire agli ecosistemi di competenze locali di contribuire ad attrarre investimenti [fn]esteri[ft/]Cfr. gli esempi di Canada e Singapore.[/fn] assicurando una fornitura tempestiva di competenze per le imprese che investono a livello locale
Attività 19. Sviluppare modelli finanziari sostenibili
Attività 20. Utilizzare pienamente gli strumenti finanziari nazionali e dell'UE
  • In questo ambito possono rientrare il sostegno alle azioni di istruzione e formazione, la mobilità dei discenti e del personale, le attività di ricerca applicata, gli investimenti infrastrutturali per la modernizzazione dei centri IFP dotandoli di attrezzature avanzate, l'attuazione di sistemi di gestione per garantire l'eccellenza e la sostenibilità delle organizzazioni IFP e dei servizi da esse erogati

Il progetto deve individuare e spiegare chiaramente la scelta di ciascuna delle attività selezionate nel modulo di candidatura e descrivere in che modo il lavoro da svolgere attraverso tali attività contribuirà concretamente ai pertinenti pacchetti di lavoro e agli obiettivi generali del progetto.

Impatto previsto

L'istituzione e lo sviluppo graduali delle reti europee dei centri di eccellenza professionale dovrebbero favorire la capacità dell'IFP di adattare rapidamente l'offerta di competenze all'evoluzione delle esigenze economiche e sociali, garantendo che l'IFP sia in prima linea nel fornire soluzioni alle sfide poste dal fabbisogno di competenze in rapida evoluzione.

I centri di eccellenza professionale, costituendo una parte essenziale del "triangolo della conoscenza" (stretta collaborazione tra imprese, istruzione e ricerca) e svolgendo un ruolo fondamentale nel fornire competenze a sostegno dell'innovazione e della specializzazione intelligente, sono tenuti a garantire abilità e competenze di alta qualità in grado di portare a opportunità di occupazione e di carriera qualitativamente elevate che soddisfano le esigenze di un'economia innovativa, inclusiva e sostenibile.

Essendo saldamente legati al contesto regionale/locale e operando allo stesso tempo a livello transnazionale, i centri di eccellenza professionale formeranno partenariati forti e duraturi tra la comunità dell'IFP e il mondo del lavoro a livello nazionale e transfrontaliero. Contribuiranno inoltre all'internazionalizzazione dell'IFP riunendo partner di tutto il mondo. Punteranno a una "convergenza verso l'alto" dell'eccellenza nell'IFP, che sarebbe difficile da realizzare in assenza di incentivi dell'UE, sostegno tecnico e opportunità di apprendimento reciproco.

Ciascun progetto dovrebbe coinvolgere i pertinenti portatori di interessi all'interno e all'esterno delle organizzazioni partecipanti e garantire un impatto duraturo anche dopo la sua conclusione, mediante un'ampia applicazione dei risultati a livello transnazionale, nazionale e/o regionale e lo sviluppo di un piano d'azione a lungo termine per la loro progressiva diffusione, tenendo conto delle strategie nazionali e regionali di sviluppo e di specializzazione intelligente.

Criteri di aggiudicazione

Si applicano i criteri di aggiudicazione seguenti:

Pertinenza del progetto (punteggio massimo 35 punti)

  • Legame con le politiche: la proposta dimostra come una rete di cooperazione transnazionale dei centri di eccellenza professionale contribuirà a conseguire gli obiettivi delle priorità politiche indicate nella raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la [fn]resilienza[ft/]https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=uriserv:OJ.C_.2020.417.01.0001.01.ITA.
    [/fn]​​​​​​​ e nella dichiarazione di [fn]Osnabrück[ft/]https://www.cedefop.europa.eu/files/osnabrueck_declaration_eu2020.pdf.[/fn].
  • Valori dell'UE: la proposta è pertinente per il rispetto e la promozione dei valori condivisi dell'UE, quali il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, nonché la lotta contro qualsiasi forma di discriminazione.
  • Coerenza: la misura in cui la proposta risponde agli obiettivi dell'invito, gli obiettivi sono chiaramente definiti, realistici e affrontano questioni pertinenti alle organizzazioni partecipanti; la misura in cui la proposta presenta un'analisi delle esigenze autentica e adeguata.
  • Attività: la misura in cui le attività selezionate dai tre gruppi tematici sono chiaramente individuate, descritte e collegate agli obiettivi generali del progetto.
  • Innovazione: la proposta prende in considerazione metodi e tecniche all'avanguardia e conduce a soluzioni e risultati innovativi per il suo campo in generale, o per il contesto geografico in cui il progetto sarà realizzato (ad esempio contenuti, realizzazioni prodotte, metodi di lavoro applicati, organizzazioni e persone coinvolte o destinatarie).
  • Dimensione regionale: la proposta dimostra il proprio contributo allo sviluppo regionale e alle strategie di specializzazione intelligente, sulla base dell'identificazione delle sfide locali e regionali in ciascuno dei paesi partecipanti.
  • Cooperazione e partenariati: la misura in cui la proposta individua e coinvolge adeguatamente i partner più pertinenti, che sono necessari per conseguire gli obiettivi del progetto, e spiega in che modo stabilirà relazioni forti e durature a livello sia locale sia transnazionale, tra la comunità IFP e le imprese (eventualmente rappresentate da camere di commercio o associazioni), in cui le interazioni sono reciproche e mutualmente vantaggiose.
  • Valore aggiunto europeo: la proposta dimostra chiaramente il valore aggiunto a livello individuale (discente e/o personale), istituzionale e sistemico generato da risultati che i partner difficilmente potrebbero raggiungere senza la cooperazione europea.
  • Internazionalizzazione: la proposta dimostra il proprio contributo alla dimensione internazionale dell'eccellenza dell'IFP, ad esempio nello sviluppo di strategie per favorire la mobilità transnazionale dei discenti e del personale dell'IFP e i partenariati sostenibili.
  • Competenze digitali: la misura in cui la proposta prevede attività (ad esempio anticipazione del fabbisogno di competenze, programmi di studio e metodologie didattiche innovativi, orientamento ecc.) collegate allo sviluppo di competenze digitali.
  • Competenze verdi: la misura in cui la proposta prevede attività (ad esempio anticipazione del fabbisogno di competenze, programmi di studio e metodologie didattiche innovativi, orientamento ecc.) collegate alla transizione verso un'economia circolare e verde.
  • Dimensione sociale: la proposta comprende un'attenzione trasversale alle varie azioni rivolta alla diversità e alla promozione di valori condivisi, dell'uguaglianza, compresa la parità di genere, della non discriminazione e dell'inclusione sociale, anche per le persone con bisogni speciali/minori opportunità.

Qualità dell'elaborazione e dell'attuazione del progetto (punteggio massimo 25 punti)

  • Coerenza: la concezione generale del progetto garantisce la coerenza tra gli obiettivi del progetto e le attività. La proposta presenta una serie coerente e completa di attività e servizi adatti a soddisfare i bisogni individuati e a produrre i risultati previsti.
  • Attività: il lavoro da svolgere nell'ambito di ciascuna delle attività selezionate dai tre gruppi tematici è chiaramente descritto in termini di risultati attesi, contributo concreto ai pertinenti pacchetti di lavoro e agli obiettivi generali del progetto.
  • Metodologia: qualità e fattibilità della metodologia proposta e idoneità a produrre i risultati previsti.
  • Gestione: il coordinatore dimostra l'elevata qualità delle proprie capacità di gestione, di coordinamento delle reti transnazionali e di leadership in contesti complessi e stabilisce solidi meccanismi di gestione. Scadenze, organizzazione, compiti e responsabilità sono ben definiti e realistici. La proposta assegna risorse adeguate a ciascuna attività e definisce una serie chiara di indicatori chiave di prestazione, un calendario per la loro valutazione e il loro conseguimento.
  • Bilancio: il bilancio fornisce le risorse adeguate necessarie al successo dell'attività senza sovrastimarle né sottostimarle. Ila proposta è efficace dal punto di vista dei costi e assegna risorse adeguate a ciascuna attività.
  • Piano di lavoro: qualità ed efficacia del piano di lavoro, compresa la misura in cui le risorse assegnate alle varie unità di progetto sono adeguate ai loro obiettivi e risultati; sono previste fasi adeguate per la preparazione, l'attuazione, il monitoraggio, l'uso, la valutazione e la diffusione.
  • Controllo della qualità: le misure di controllo (valutazione continua della qualità, revisioni tra pari, attività di riferimento, ecc.) e gli indicatori di qualità garantiscono che l'attuazione del progetto sia di elevata qualità. Le sfide e i rischi del progetto sono chiaramente individuati e sono previste azioni di mitigazione adeguate. I processi di revisione di esperti sono previsti come parte integrante del progetto e includono una valutazione della qualità esterna e indipendente a metà e alla fine del progetto.
  • Se il progetto prevede attività di mobilità (per i discenti e per il personale): 
    • la qualità dell'organizzazione pratica, della gestione e delle modalità di sostegno;
    • la misura in cui queste attività sono adeguate agli scopi del progetto e coinvolgono un adeguato numero di partecipanti;
    • la qualità delle disposizioni per il riconoscimento e la convalida dei risultati dell'apprendimento dei partecipanti, in conformità degli strumenti e dei principi europei di trasparenza e riconoscimento.

Qualità del partenariato e degli accordi di cooperazione (punteggio massimo 20 punti)

  • Configurazione: il progetto prevede un'adeguata combinazione di organizzazioni partecipanti complementari, con i profili, l'esperienza e le competenze necessari a realizzare con successo tutti gli aspetti del progetto. Il ruolo di ciascun partner è chiaramente individuato e il suo valore aggiunto spiegato.
  • Convergenza verso l'alto: la misura in cui il partenariato riunisce organizzazioni attive nel campo dell'istruzione e formazione professionale, o nel mondo del lavoro, che si trovano a diversi stadi di sviluppo degli approcci di eccellenza professionale, e consente un agevole ed efficace scambio di competenze e conoscenze tra tali partner.
  • Dimensione geografica: la misura in cui il partenariato comprende partner pertinenti provenienti da diverse regioni geografiche, la misura in cui il richiedente ha motivato la composizione geografica del partenariato e ha dimostrato la sua pertinenza per il raggiungimento degli obiettivi delle CoVE e la misura in cui il partenariato comprende un'ampia gamma di soggetti pertinenti a livello locale e regionale.
  • Coinvolgimento dei paesi terzi non associati al programma: se del caso, il coinvolgimento di organizzazioni partecipanti aventi sede in paesi terzi non associati al programma apporta al progetto un valore aggiunto essenziale.
  • Collaborazione: il processo decisionale e la comunicazione tra le organizzazioni partecipanti, i singoli partecipanti e qualsiasi altro portatore di interessi pertinente sono descritti dettagliatamente in modo chiaro e ragionevole (ad esempio: numero e calendario delle riunioni, configurazione dei gruppi, descrizione degli obiettivi e dei risultati attesi, ecc.) e illustrati nel calendario/diagramma di Gantt del progetto.

Impatto (punteggio massimo 20 punti)

  • Valorizzazione: la proposta dimostra il modo in cui i risultati del progetto saranno impiegati dai partner e dagli altri portatori di interessi e fornisce i mezzi per misurare la valorizzazione durante il progetto e dopo la sua conclusione.
  • Diffusione: la proposta fornisce un piano chiaro per la diffusione dei risultati, include obiettivi, attività, tempistica pertinente, strumenti e canali appropriati per assicurare che i risultati e i benefici siano efficacemente trasmessi ai portatori di interessi, ai responsabili decisionali, ai professionisti dell'orientamento, alle imprese, ai giovani discenti ecc. durante il progetto e dopo la sua conclusione; essa indica inoltre quali partner saranno responsabili della diffusione.
  • Impatto: la proposta dimostra il potenziale impatto del progetto:  
    • sui singoli partecipanti e sulle organizzazioni partecipanti, durante lo svolgimento del progetto e dopo la sua conclusione;
    • al di fuori delle organizzazioni e dei soggetti che partecipano direttamente al progetto, nonché il suo potenziale di integrazione nello sviluppo delle competenze in materia di IFP a livello locale, regionale, nazionale e/o europeo.
  • La proposta comprende misure come pure obiettivi e indicatori chiaramente definiti per monitorare i progressi e valutare l'impatto previsto (a breve e lungo termine).
  • Sostenibilità: la proposta spiega il modo in cui il centro di eccellenza professionale sarà ulteriormente sviluppato; la proposta include un piano d'azione a lungo termine per la progressiva applicazione dei risultati e solidi partenariati tra erogatori di istruzione e formazione e portatori di interessi chiave dell'industria al livello adeguato; il piano stabilito prevede l'individuazione di strutture di governance appropriate oltre che piani per la scalabilità e la sostenibilità finanziaria, compresa l'individuazione delle risorse finanziarie (europee, nazionali e private) per garantire la sostenibilità a lungo termine di risultati e benefici ottenuti.

Per essere prese in considerazione per il finanziamento, le domande devono ottenere almeno 70 punti (su 100 punti in totale), tenuto conto anche della soglia minima necessaria per ognuno dei quattro criteri di aggiudicazione: minimo 18 punti per la categoria "Pertinenza del progetto"; minimo 13 punti per la categoria "Qualità dell'elaborazione e dell'attuazione del progetto" e 11 punti per le categorie "Qualità del partenariato e degli accordi di cooperazione" e "Impatto").

Le proposte ex aequo saranno classificate in base ai punteggi assegnati per il criterio di aggiudicazione "Pertinenza". Se questi punteggi sono uguali, la priorità si baserà sul punteggio per il criterio "Qualità dell'elaborazione e dell'attuazione del progetto". Se questi punteggi sono uguali, la priorità si baserà sul punteggio per il criterio "Impatto".

Se in tal modo non è possibile determinare la priorità, si può procedere a un'ulteriore definizione delle priorità prendendo in considerazione il portafoglio complessivo dei progetti e la creazione di sinergie positive tra i progetti, o altri fattori connessi agli obiettivi dell'invito. Tali fattori saranno documentati nella relazione del gruppo di esperti. 

Di norma, ed entro i limiti dei quadri giuridici nazionali ed europei esistenti, i risultati dovrebbero essere resi disponibili sotto forma di risorse didattiche aperte (OER) e nelle pertinenti piattaforme professionali, settoriali o delle autorità competenti. La proposta descriverà il modo in cui la produzione di dati, materiali e documenti nonché le attività di tipo audiovisivo e nei social media saranno messe a disposizione gratuitamente e promosse mediante licenze aperte senza contenere limitazioni sproporzionate.

Marchio di eccellenza

Le proposte di progetti che, in base alla valutazione, superano le soglie di qualità con un punteggio totale pari o superiore al 75 %, ma che non possono essere finanziate nell'ambito di Erasmus+ a causa della mancanza di fondi disponibili per l'invito a presentare proposte, possono ricevere un certificato di marchio di eccellenza che attesti la qualità della proposta e ne faciliti il finanziamento alternativo a livello nazionale o regionale.

Il marchio di eccellenza è un certificato di qualità rilasciato a proposte di progetti di alta qualità che non possono essere finanziate nell'ambito di Erasmus+ a causa dell'insufficienza dei [fn]fondi[ft/]Articolo 32, paragrafo 3, del regolamento Erasmus+ 2021-2027.[/fn]. Il marchio attesta la qualità della proposta e facilita la ricerca di finanziamenti alternativi. Gli organismi di finanziamento a livello nazionale o regionale possono decidere di finanziare direttamente la proposta di progetto del titolare del marchio basandosi sul processo di valutazione dell'alta qualità svolto dagli esperti indipendenti della Commissione, senza svolgere un nuovo processo di valutazione completa. L'attribuzione del marchio di eccellenza può inoltre facilitare il finanziamento alternativo a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) o del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), conformemente all'articolo 73, paragrafo 4, del regolamento recante disposizioni comuni [fn](RDC)[ft/]EUR-Lex - 32021R1060 - IT - EUR-Lex (europa.eu).[/fn].

I richiedenti dovrebbero essere informati del fatto che il rilascio di un certificato del marchio di eccellenza non garantisce automaticamente un finanziamento alternativo, in quanto la decisione di finanziare potenzialmente proposte di progetti recanti il marchio è pienamente a discrezione delle autorità di gestione dei fondi della politica di coesione, nell'ambito del FESR o del FSE+, o di altri organismi di finanziamento a livello nazionale e regionale.

Se il richiedente fornisce un'autorizzazione preventiva nel modulo di domanda, i dati della proposta di progetto dei titolari del marchio potrebbero essere condivisi con le autorità di gestione dei fondi della politica di coesione e con altri organismi di finanziamento potenzialmente interessati a livello nazionale o regionale tramite le agenzie nazionali, nel pieno rispetto delle norme che disciplinano la riservatezza della proposta e la protezione dei dati personali.

Quali sono le norme di finanziamento?

Il finanziamento di questa azione avverrà su base forfettaria. L'importo forfettario di ogni sovvenzione sarà determinato in base al bilancio dell'azione proposta stimato dal richiedente. L'importo sarà fissato dall'ente che assegnerà la sovvenzione sulla base del bilancio previsto del progetto, del risultato della valutazione e di un tasso di finanziamento dell'80 %.

La sovvenzione massima dell'UE per progetto è 4 milioni di EUR.

Non è consentito il sostegno finanziario a terzi sotto forma di sovvenzioni o premi.

Sono ammessi i costi dei volontari. Questi assumono la forma di costi unitari quali definiti nella decisione della Commissione sui costi unitari per i [fn]volontari[ft/]https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/docs/2021-2027/common/guidance/unit-cost-decision-volunteers_en.pdf.[/fn].

Sono ammessi costi unitari per i titolari di PMI. Questi assumono la forma di costi unitari quali definiti nella decisione della Commissione sui costi unitari per i titolari di [fn]PMI[ft/]unit-cost-decision-sme-owners-natural-persons_en.pdf (europa.eu).[/fn].

Il pacchetto di lavoro pertinente dovrebbe includere i costi di almeno una riunione annuale (un rappresentante di ciascun partner a pieno titolo del progetto) organizzata dalla Commissione europea/Agenzia esecutiva europea per l'istruzione e la cultura o su iniziativa di queste ultime per lo scambio di buone pratiche e l'apprendimento reciproco tra i centri di eccellenza professionale.

Come e stabilito l'importo forfettario per ciascun progetto?

I richiedenti devono compilare un bilancio dettagliato (tabella) sulla base del modulo di candidatura, tenendo conto dei seguenti punti:

  1. il bilancio dovrebbe essere debitamente dettagliato per beneficiario e organizzato in unità di progetto coerenti (per esempio diviso in "gestione del progetto", "formazione", "organizzazione di eventi", "preparazione e attuazione della mobilità", "comunicazione e divulgazione", "garanzia della qualità" ecc.);
  2. la proposta deve descrivere le attività previste in ogni unità di progetto;
  3. nella loro proposta i richiedenti devono inserire una ripartizione dell'importo forfettario che mostri la quota attribuita a ciascuna unità di progetto (e, all'interno di ogni unità di progetto, la quota assegnata a ciascun beneficiario ed entità affiliata);
  4. i costi descritti possono riguardare il personale, le spese di viaggio e di soggiorno, i costi per le attrezzature, per il subappalto e altri costi (diffusione di informazioni, pubblicazioni, traduzione).

Le proposte saranno valutate secondo le normali procedure di valutazione con l'aiuto di esperti interni e/o esterni. Gli esperti valuteranno la qualità delle proposte rispetto ai requisiti definiti nell'invito e rispetto all'impatto, alla qualità e all'efficienza previsti dell'azione.

Dopo la valutazione della proposta, l'ordinatore stabilirà l'importo forfettario tenendo conto dei risultati della valutazione effettuata.

I parametri della sovvenzione (importo massimo, tasso di finanziamento, costi totali ammissibili ecc.) saranno fissati nella convenzione di sovvenzione. Cfr. la parte C della presente guida al programma, sezione relativa ai "Costi diretti ammissibili".

Gli esiti del progetto saranno valutati in base ai risultati raggiunti. Tale regime di finanziamento consentirà di concentrarsi sui risultati piuttosto che sui contributi, ponendo così l'accento sulla qualità e sul livello di conseguimento di obiettivi misurabili.

Maggiori dettagli sono descritti nel modello di convenzione di sovvenzione disponibile nel portale "Funding and Tender Opportunities" (FTOP).​​​​​​​

 

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